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绿意盎然:梵蒂冈城国的生态转型

天瓯智库 天瓯智库 2020-09-21

导读

本文共1843字,阅读时间预计6分钟。

Stefania Falasca

梵蒂冈的生态花园,水和堆肥的回收,垃圾分类,电动汽车,保禄六世大厅顶上所安装的太阳能发电装置,以及圣伯铎禄大殿内的新型可持续照明系统等。梵蒂冈在环保方面从不会甘居人后;相反,在方济各教宗的《愿你受赞颂》(Laudato sì)通谕颁布五周年之际,教宗宣布自5月24日起,用一整年的时间,来贯彻落实具体某些可行性的建议,在教宗这个小小的国度里,也可以重新评估已经实施的做法。

《愿祢受赞颂》通谕另一版本封面  图片来自VaticanNews

从2013年起开始担任梵蒂冈城国秘书长的费尔南多·韦热兹·阿尔扎加蒙席(Mons. Fernando Vérgez Alzaga)明确指出:“如果人类意识不到改变生活方式的重要性,包括生产和消费的方式,大自然也不可能从现有的惨状中走出来。人类的行为需要一个根本的改变,直到共同的家园被尊重和保护。包括这次的新冠疫情,也要求人们有一种‘生态的皈依’,大家最大程度地精诚团结、和衷共济,且避免将个人的自私及整个国家的命运的抉择发泄到自然界。”

 

对于阿尔扎加这位年界75岁的西班牙高阶神职人员而言,如同教宗方济各在《愿你受赞颂》通谕中所提到的,环境与教育的挑战毋庸置疑地是密不可分的,而且培养“生态国民”也是必不可少;这不仅是指家庭成员,也包括那些普通的社会大众,愿意通过改变自己日常的生活方式,去关心呵护大自然的人们。蒙席说:“这也是我们目前努力在梵蒂冈城内所做的。”

阿尔扎加蒙席与教宗   图片来自网络

怎么样去具体实施呢?


“使我们的每位职员和所有那些直接或间接的,生活在这里的人们,更为重视这个问题。他们通过每天自己微小的举动,来具体面对人类的生态问题。从垃圾的再回收利用,对绿地草坪的尊重,节约水电,选择可再生能源,避免温室气体排放,鼓励最小的大气污染;再到优先采用绿能交通工具,选择使用避免为土地和农作物造成污染的农药和有机肥等。总之,一切以保护生态环境为目的,不仅在个人生活层面上具体实施,也必须在领导管理层进行指导。在梵蒂冈内正在尝试做的改进工作早已经开始:在保禄六世大厅顶上安装的太阳能电池板,它能发电且不会造成污染。“我们已经采取了一系列的干预措施,来减少资源消耗,为得到更好更清洁的能源,并相对减少二氧化碳的排放。” 保禄六世大厅顶上的太阳能电池只是一系列措施的开始。“我们在位于(美国)亚利桑纳州图森的梵蒂冈天文台,也安装了不同类型的太阳能电池板。这样既能获得电、降低成本,同时也能减少二氧化碳的排放。另外,在梵蒂冈内的物流集散中心的‘太阳能制冷’设备也运转正常,夏季将太阳能电池板和食堂用的空调链接起来使用,非常便利。我们的电气化系统也在不断得到更新中,包括LED照明系统,暮光传感器的最新设备,能根据自然光的变化来调节亮度。西斯廷教堂的新安装的照明系统就是其中一个成功的范例。“这个设备大约可以节约60%的用电和温室气体排放,也有助于缓解里面壁画的老化。我们也不能忘记圣伯铎禄广场、贝尔尼尼石柱和梵蒂冈大殿内的新型照明设备,这些和过去相比,可以节约大约80%的耗电量。”

圣伯多禄广场  Teresa Tseng摄

梵蒂冈花园是这个国家,也可以说是罗马这个城市的绿肺之一,按照教宗通谕的指示施行不同的改进计划,以维护我们大家共同的家园。阿尔扎加蒙席解释到:“比如说我们的‘生态花园’的计划,准备用三年的时间,彻底杜绝使用化学农药;我们借以为生物的多样性、用有机产品来控制杂草和有机肥的使用留出空间。然后我们考虑把通谕的指导方针在农业上具体实施,这里主要指的是,对在梵蒂冈宗座夏宫岗道夫堡里面的农业种植活动进行具体规划,对在当地农场进行的农作物和育种方面,运用那些既尊重地球,又能保证产品质量的方案和技术。”


梵蒂冈城所应优先考虑的是什么呢?


“优先考虑项目之一就是保护水资源,并大幅度减少浪费。采用封闭的水循环系统,将梵蒂冈花园的喷泉和雷奥尼围墙内的消防栓链接循环使用,这样大约可以节约60%的用水量。为了减少环境污染,我们采用电动和混合动力的汽车,以及在给汽车使用的柴油中,加入15%的可再生能源,这些主要来自于废弃的植物油和动物的脂肪——这些措施使能耗减少,污染气体的排放减少了将近40%。

从圣伯多禄大殿俯视梵蒂冈花园   图片来自VaticanNews

在管理梵蒂冈城的工作中,处理垃圾也是主要的问题之一。2019年7月颁布了一条关于垃圾新法规,旨在确保对垃圾进行正确的生态管理,将其视为资源而不是废物。阿尔扎加蒙席:“城市垃圾收集系统的调整,2019年对59%的垃圾进行了分类,这较2018年提高了12%。垃圾处理中心的分类也使特殊用品、非危险品和危险品的分类得到明显得到改善,我们设法将99%的废物分离出来。”总之,对于梵蒂冈城的秘书长而言,这是可持续发展的又一重要进步。“我们另一项计划是安装电动堆肥机,用于将梵蒂冈内的垃圾转化为优质的‘有机肥’。这样每年可以生产600吨的有机肥,用于改善土壤;但目前由于新冠病毒疫情的迅猛传播而带来的健康危机,该计划已暂停。”为了具体实行《愿你受赞颂》( Laudato si)中的指导,根据市政厅的规划,正在进行的环境治理和能源管理计划是其中最新的课题。

译:云中客


意文版

La svolta green del Vaticano


Giardini Vaticani bio, riciclo delle acque e del compost, raccolta differenziata, veicoli elettrici, fotovoltaico per l’Aula Paolo VI e nuova illuminazione sostenibile per la Basilica di San Pietro. Il Vaticano non resta indietro. Anzi. A cinque anni dall’enciclica Laudato sì – occasione per la quale il papa Francesco ha indetto un anno  intero, a partire dal 24 maggio, di concrete proposte di attuazione – il piccolo Stato del Papa può fare anche un bilancio in attivo del cambiamento di rotta già intrapreso.


 «Non vi è possibilità di uscita dall’attuale situazione in cui versa il creato se l’umanità non prende coscienza della necessità di cambiare stili di vita. Ma anche del modo di produrre e di consumare. È cronaca quotidiana il bisogno di un cambiamento radicale nei comportamenti umani, affinché la Casa comune sia sempre più rispettata e tutelata» afferma monsignor Fernando Vérgez Alzaga, dal 2013 Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, l’organismo che esercita il potere esecutivo nello Stato. E ricorda che «anche l’emergenza sanitaria per il Covid-19 richiede una “conversione ecologica”, un maggior ricorso alla solidarietà e alla fraternità che eviti di riversare sul creato le scelte egoistiche non solo dei singoli, ma di intere entità statali».

 

Per il settantacinquenne prelato spagnolo è certamente fuori dubbio che, come scrive papa Francesco nella Laudato si’, la sfida ambientale sia indissolubile da quella educativa e che è indispensabile una “cittadinanza ecologica”, in cui non solo i componenti del nucleo familiare, ma anche quelli di cui è caratterizzata la società tendano ad aver cura del creato attraverso le piccole azioni quotidiane che si trasformino in stile di vita. «E questo – afferma Vergez Alzaga – è quanto abbiamo cercato di fare anche al Governatorato». Come? «Sensibilizzando i nostri dipendenti e quanti ruotano intorno al Governatorato, direttamente o indirettamente, nei confronti di un’ecologia integrale che si concretizza nelle piccole azioni di ogni giorno. A cominciare dal riciclo dei rifiuti, dal rispetto del verde, dal risparmio nel consumo delle acque e dell’energia, nella scelta delle fonti rinnovabili, nell’evitare i gas serra, nel favorire un sempre minore inquinamento atmosferico privilegiando le modalità di trasporto elettrico e nello scegliere antiparassitari e concimi ecologici che rispettino la terra e i suoi frutti». Quanto fatto insomma a livello personale va tradotto anche a livello istituzionale in modo da condizionarne l’operato in senso ecologico. Ed è quello che sta cercando di fare il Governatorato che ha cominciato proprio dalla installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’Aula Paolo VI, in grado di produrre energia elettrica senza emissione di sostanze inquinanti. «Ciò rientra tra gli obiettivi preposti per la riduzione del consumo delle risorse e a questo scopo – spiega Vergez Alzaga – si sono attivati una serie di interventi per ottenere un maggiore controllo energetico e una relativa diminuzione delle emissioni di anidride carbonica». I pannelli sull’Aula Paolo VI sono solo i primi di una serie. «Abbiamo installato diverse tipologie di pannelli solari anche nella sede residenziale della Specola Vaticana a Tucson, in Arizona. Ottenendo così una forte contrazione dei costi energetici e una riduzione dell’emissione di anidride carbonica. Inoltre è in funzione un impianto “a raffreddamento solare” presso il Centro industriale vaticano, necessario alla conversione dell’energia solare in energia termica e frigorifera utilizzate per la climatizzazione della mensa di servizio nel periodo estivo. Vi è poi un continuo ricambio degli impianti elettrici con corpi illuminanti a led, sensori crepuscolari di illuminazione e di presenza di ultima generazione, che regolano l’intensità in base al variare della luce naturale». Un esempio riuscito nell’applicazione della nuova illuminazione è quello della volta della Cappella Sistina. «Questo – spiega il segretario generale del Governatorato – ha permesso di ridurre di circa il 60 per cento i costi energetici e le emissioni di gas serra, favorendo anche un notevole rallentamento dell’invecchiamento degli affreschi. Senza dimenticare la nuova illuminazione di Piazza San Pietro, del colonnato del Bernini e dell’interno della Basilica Vaticana che offrono un risparmio energetico fino all’80 per cento».

 

Nei Giardini Vaticani, polmone verde dello Stato e in parte anche della città di Roma, diversi sono i progetti che vanno di pari passo con la premessa dell’enciclica, ossia la difesa della Casa comune. «Con il progetto “Giardini Bio”, ad esempio – spiega ancora Vergez Alzaga – si è riusciti in soli tre anni ad eliminare completamente l’uso di pesticidi di origine chimica, lasciando spazio alla biodiversità ed all’impiego di prodotti di origine naturale per il controllo delle popolazioni infestanti e concimi di origine organica. Abbiamo poi pensato a rendere in forma concreta i principi dell’enciclica in ambito agricolo. Il riferimento è all’attività agricola dello Stato della Città del Vaticano, che si svolge esclusivamente attraverso la direzione delle Ville Pontificie nella zona extraterritoriale di Castel Gandolfo. Sia nelle colture, sia nell’allevamento, che viene portato avanti nella locale fattoria, vengono applicati sistemi e tecniche che rispettano la terra pur garantendo prodotti di ottima qualità». Quali sono le priorità che si prefigge lo Stato della Città del Vaticano? «Una delle priorità è la tutela delle risorse idriche per ridurre drasticamente lo spreco, adottando circuiti chiusi per il riciclo delle acque destinate alle fontane dei Giardini vaticani e alla rete antincendio all’interno delle Mura Leonine, che consente un risparmio delle risorse idriche di circa il 60 per cento». E nell’ottica del minor impatto ambientale si punta ai veicoli elettrici ed ibridi e il gasolio per autotrazione formato dal 15 per cento di componente green rinnovabile, ottenuto da oli vegetali esausti e grassi animali con riduzione dei consumi e delle emissioni gassose inquinanti fino al 40 per cento.

 

Risolvere il problema rifiuti è però uno degli argomenti principali nell’operato del Governatorato. Nel mese di luglio del 2019 è stato emanato con decreto il nuovo regolamento sui rifiuti che si prefigge l’obiettivo di una gestione corretta ed ecologica dei rifiuti trattandoli come una risorsa e non più come uno scarto. «La riorganizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti urbani – afferma monsignor Vergez Alzaga – ha consentito una differenziazione nell’anno 2019 pari al 59 per cento migliorando di 12 punti il risultato ottenuto nell’anno precedente. Anche la riqualificazione del Centro di raccolta dello Stato ha consentito un netto miglioramento anche per quanto riguarda i rifiuti speciali, non pericolosi e pericolosi, riuscendo a differenziare il 99 per cento dei rifiuti gestiti. Insomma per il segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano si tratta di un altro passo importante per la sostenibilità. «Un programma – spiega – attualmente sospeso per l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19, che prevede l’installazione di una compostiera elettromeccanica per la trasformazione dei rifiuti organici prodotti nello Stato in un “Compost” di qualità. Così facendo, le 600 tonnellate di materiale organico prodotto tornano in natura sotto forma di terriccio». E questo è l’ultimo degli articolati progetti in corso di gestione ambientale ed energetica programmati e realizzati dalle direzioni del Governatorato per applicare concretamente le indicazioni contenute nella Laudato si’.

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